Le protesi dentali sono dei manufatti la cui funzione principale è quella di sostituire la dentatura naturale persa o compromessa. Il loro obiettivo è quello di restituire alla persona che ne usufruisce sia la funzionalità masticatoria che l’armonia estetica. Le diverse tipologie di protesi dentali si suddividono in fisse e mobili. Le funzioni delle due tipologie sono differenti e possono vantare quindi caratteristiche specifiche.
Le soluzioni proposte nel Centro Odontoiatrico Spazio Dental sono diverse e adattate alle specifiche esigenze di ciascun paziente.
La preparazione consiste in un atto operativo che punta alla formazione di denti “pilastro”. In breve, il professionista riduce il dente di dimensioni, conservandone la parte centrale. Ciò corrisponde all’asportazione di uno spessore pari circa allo smalto del dente. Una volta preparati i pilastri dentari, l’odontoiatra provvede a prendere l’impronta, inserendo nella bocca del paziente un porta-impronte anatomico a forma di arcata o semi-arcata contenente una speciale pasta morbida. I denti affondano nella pasta fin quando essa non sarà indurita del tutto – l’operazione dura orientativamente tra i 2 e i 3 minuti.
Una volta ultimata la presa dell’impronta, il dottore la invia al laboratorio odontoiatrico insieme alle informazioni relative a forma e colore. Nel giro di pochi giorni, il laboratorio restituisce l’impronta al dentista, il quale effettua la prova della struttura e le necessarie modifiche.
Dopo un nuovo scambio con il laboratorio – volto alla cerimizzazione – si effettua l’ultima prova con la ceramica (detta “prova biscotto”). Infine, si invia un’ultima volta il manufatto protesico al laboratorio per la lucidatura finale. La protesi viene fissata con un cemento apposito e, in ultima fase, il paziente riceve tutte le indicazioni relative alla corretta manutenzione della stessa.
Grazie alla tecnologia computerizzata CAD/CAM, oggi è possibile progettare protesi fisse al computer: l’odontotecnico ha la possibilità di trasporre in digitale in tempi rapidi il modello in gesso ricavato dalle impronte utilizzando uno speciale scanner tridimensionale. Una volta riprodotto, eventuali modifiche di forma, dimensioni e spessore della protesi fissa possono essere realizzate direttamente tramite computer.
Conclusa la fase di progettazione CAD, ha inizio la fase CAM: il software realizza un file digitale e lo invia a una fresatrice automatizzata in grado di intagliare e fresare il blocco di materiale per manufatto attenendosi alle informazioni fornite.
L’utilizzo della tecnologia computerizzata CAD/CAM ha permesso agli specialisti nel campo odontotecnico e ai pazienti di beneficiare di una lunga serie di vantaggi nella produzione di protesi fisse:
È consigliabile ricorrere a una protesi fissa nel caso in cui si disponga di denti sani: per la realizzazione di corone e ponti fissi è di fondamentale importanza appoggiarsi ad un numero consistente di “pilastri” in grado di garantire la stabilità necessaria.
Una soluzione fissa è a tutt’oggi la scelta ottimale sia dal punto di vista estetico che biocompatibile. Questa garantisce infatti un’elevata funzionalità, una stabilità invidiabile, un sorriso impeccabile e una masticazione agevole.
La protesi mobile è volta a sostituire una parte o l’intera arcata dentaria e può essere rimossa dal paziente allo scopo di eseguire le ordinarie manovre di igiene quotidiana. Questa può essere parziale o totale.
– Protesi mobile parziale: è ancorata per mezzo di ganci o attacchi ai denti naturali ed è solitamente formata da una struttura metallica da cui prende il nome di scheletrato. La presenza di attacchi metallici serve a garantire una maggiore stabilità, la quale si traduce in una migliore qualità funzionale e masticatoria.
– Protesi mobile totale: in mancanza di denti o radici naturali residui, la protesi totale in resina (detta dentiera) ha la funzione di sostituire una o entrambe le arcate dentarie. Questa poggia esclusivamente sull’osso e sulle mucose del paziente.
La protesi mobile totale è soggetta a regolari processi di “ribasatura” – un procedimento con cui si rimodella la base della protesi – da parte dell’odontotecnico, questo poiché la sua stabilità è ciclicamente compromessa da un graduale e fisiologico riassorbimento osseo. Nonostante non fornisca la miglior efficacia masticatoria, la protesi totale è al momento tra le soluzioni meno complesse e più economiche.
La protesi combinata ripristina l’efficacia dell’arcata dentaria mediante il supporto di denti o impianti in titanio osteointegrati. Il manufatto è di per sé rimovibile, ma viene fissato ed è reso stabile da dispositivi di ancoraggio che ne assicurano una funzionalità a lungo termine. La stabilità delle protesi mobili può essere migliorata mediante interventi mini-invasivi. Queste metodiche consentono di migliorare notevolmente la qualità di vita dei pazienti, in particolar modo i più anziani, annullando gli stress psico-fisici da intervento.
Uno dei casi più comuni in cui è necessario ricorrere alla protesi combinata è quello in cui i denti mancanti sono quelli posteriori, ossia molari e premolari, mentre risultano ancora presenti quelli frontali e l’osso mascellare o mandibolare non è in grado di consentire l’innesto di impianti dentali su cui applicare una protesi fissa. Per quanto riguarda i materiali utilizzati, per la parte metallica della protesi è generalmente utilizzata una lega composta da cromo e cobalto. Nel caso in cui i pazienti presentassero allergie a questi materiali, è possibile optare per il titanio, oppure una lega aurea. La parte non rimovibile della protesi, ovvero la struttura dentaria, viene realizzata tramite una struttura portante fresata e rivestita di ceramica o zirconia. L’estrema durezza e l’ottima traslucenza rendono quest’ultima una delle principali scelte nella costruzione delle corone dentali.
La tecnica implantologica prevede la sostituzione di singoli elementi dentali o intere arcate dentarie mediante l’inserimento chirurgico di pilastri in titanio ai quali i denti vengono ancorati in modo definitivo.
L’utilizzo di sostegni artificiali integrati nell’osso mandibolare o mascellare consente di preservare la salute dei denti ancora presenti, oltre che garantire una completa stabilità. L’implantologia rappresenta oggi la migliore soluzione per una riabilitazione funzionale ed estetica della masticazione.
La protesi su impianti può essere avvitata o cementata. Entrambi i sistemi di fissaggio sono efficaci e vengono scelti in funzione delle diverse situazioni cliniche presentate dal paziente.
La rimovibilità della protesi su impianti è una grande opportunità che va mantenuta attraverso la cementazione provvisoria e il fissaggio della protesi mediante l’utilizzo di microviti. In qualsiasi momento può essere richiesta la rimovibilità transitoria del manufatto protesico, poiché questi sistemi di fissazione lo permettono.